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Nelle tre ore in cui il 20 marzo la luna eclissera’ il sole verra’ a mancare una quantita’ di energia prodotta da fotovoltaico pari a 30-35 mila MW, una potenza equivalente a quella prodotta da 30 centrali nucleari. E Germania e Italia saranno i paesi che subiranno una perdita di produzione maggiore. E’ quanto emerge dalle stime di Terna e della Entso-E, l’Associazione dei Gestori di rete europei, in vista dell’eclissi di domani. Per l’oscuramento del sole, che iniziera’ alle 09:02 e terminera’ alle 11,44, secondo Terna, “verra’ meno un a quota molto consistente della produzione fotovoltaica: un valore che la Solar Eclipse Impact Analysis, condotta da Entso-E, l’Associazione dei Gestori di rete europei, stima complessivamente in Europa in circa 30.000- 35.000 MW, considerando condizioni di cielo sereno.
Per dare un’idea dell’ordine di grandezza, si tratta di una potenza equivalente a quella di 30 centrali nucleari (da 1.000 MW l’una)”. L’eclissi di domani rappresenta un banco di prova particolarmente importante, considerato che l’ultimo fenomeno di questo tipo risale al 1999, quando la produzione da rinnovabili era infinatemente inferiore a quella di oggi. “Per capire meglio il fenomeno – spiega Terna – facciamo un salto indietro di una decina di anni, quando l’energia solare pesava solamente per lo 0,1% sul totale di energia elettrica prodotta in Europa da fonti rinnovabili e di conseguenza anche il suo impatto sulla gestione dei flussi di rete era minimo”. Oggi questo valore si e’ piu’ che centuplicato, salendo al 10,5% sul totale della produzione da rinnovabili. Soltanto nell’area dell’Europa continentale, una parte rilevante della produzione e’ attribuibile al fotovoltaico. I Paesi europei che con l’eclissi subiranno una perdita di produzione fotovoltaica saranno la Germania, la cui perdita stimata e’ di 17.000 MW, e l’Italia (perdita stima a 7.000 MW). In misura piu’ ridotta anche la Francia (poco piu’ di 2.000 MW), Belgio e Spagna (entrambe con circa 1.700 MW). Ma in generale, spiega ancora Terna, e’ tutta l’Europa che sara’ coinvolta in maniera diretta o indiretta: “questo evento avra’ effetti diretti a diversi livelli dalla Turchia alla Groenlandia e dalla Spagna alla Norvegia, e indirettamente tutti i paesi del continente saranno interessati per via della loro interconnessione elettrica. In Germania e’ installata quasi meta’ della potenza fotovoltaica europea (circa 40.000 MW su 89.000 MW) , per cui un comportamento anomalo in questo paese (dove l’oscuramento del Sole raggiungera’ quasi l’80%) potrebbe causare una variazione della frequenza di rete tale da coinvolgere tutta l ‘Europa”. Per fronteggiare eventuali problemi “il coordinamento tra i TSO europei (Trasmission System Operator) sara’ un elemento cruciale: nel momento in cui domattina si assistera’ a una graduale e forte diminuzione della potenza fotovoltaica prodotta (ovviamente, molto dipendera’ dalle condizi oni meteo di quel giorno), sara’ possibile gestire l’impatto dell’eclissi senza particolari criticita'”. Inoltre, conclude Terna, “vista l’eccezionalita’ dell’evento, le contromisure pianificate potranno essere attivate piu’ rapidament e rispetto ai normali tempi previsti. Si trattera’ comunque di uno stress test utile anche per eventi futuri – conclude Terna – quando la produzione di energia solare fotovoltaica sara’ ulteriormente cresciuta rispetto a oggi”.
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